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Il business del cinema: quali sono i film più costosi della storia?

Cinema: il 2017 ha dato il via alle riprese di un colossal che promette incassi da capogiro: Jurassic World 2, l’ennesima trasposizione cinematografica tratta dai romanzi di Michael Crichton, ha battuto il primo ciak lo scorso febbraio, nelle selvagge isole Hawai, per poi spostare l’intera produzione presso gli studi cinematografici di Pinewood, a Londra.

Tuttora in corso, le riprese continueranno al  Brecon Beacons National Park, in Galles e ad Hartland Park, nello Hampshire. L’uscita mondiale è prevista il 22 giugno 2018.

Jurassic World 2 è il quinto film della serie campione di incassi prodotta e diretta da Steven Spielberg (che qui vediamo solo in veste di executive producer) eppure vanta già un budget in pre-produzione degno dei più costosi film hollywoodiani.

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Ma, successo a parte, quali sono i film più cari della storia del cinema?

Prima di rispondere a questa domanda sono necessarie alcune precisazioni: ogni epoca, dal muto, al 3D, ha avuto a disposizione tipologie di mezzi, strumenti, cast, tecniche, e budget completamente differenti tra loro.

Cominciamo da principio. Durante il periodo dei film muti, Ben-Hur: A tale of the Christ, detiene il primato come produzione più costosa. Siamo nel 1925, il sonoro non è ancora arrivato al cinema, e già i colossal di genere storico spopolano tra gli spettatori occidentali. Di lì a pochi anni sarebbe nata Cinecittà, e con essa il luogo ideale delle produzioni internazionali ad alto budget. Il film è costato esattamente 3 milioni e 900 mila dollari, difendendo la sua posizione per i vent’anni successivi. è stata una sfida importante da parte della casa di produzione, la Goldwyn Pictures, vinta su tutta la linea, in quanto solo negli Stati Uniti, al suo debutto, ha incassato circa 4 milioni e 359 mila dollari. Questo risultato è stato raggiunto senza contare le edizioni successive e i conseguenti passaggi in Home Video e Dvd.

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Procedendo in ordine cronologico, i primi anni ‘60 mettono Cleopatra sul podio, consacrando la diva che con questo film è entrata di diritto tra le dee dell’olimpo hollywoodiano: Elizabeth Taylor. Doveva costare circa 2 milioni di dollari, ma alla fine della post produzione se ne registrarono più di 44. Le riprese coinvolsero gli studi di Londra, Roma e Ischia. Non furono pochi gli ostacoli che portarono alla realizzazione completa del film, visto che anche la 20th century fox andò fallita. Per cui Cleopatra decretò la fine dei colossal “peplum”,quel sottogenere cinematografico che comprende sia film d’azione sia di fantasia, entrambi ambientati in contesti biblici, nel periodo della Grecia antica o della civiltà romana.

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Arrivati ai nostri giorni sale sul podio della classifica ‘Pirati dei Caraibi, ai confini del mare’, film del 2011, con un costo che ha superato i 410, 6 milioni di dollari di produzione.

Per chi credeva infatti che Titanic (24esima posizione), la trilogia del Signore degli Anelli o Avatar (10cima posizione) potessero scalzare il film di Gore Verbinski, saranno destinati a ricredersi. Targato Walt Disney, il successo non sta solo nel nome ma anche nella promozione globale della pellicola, arrivando ad incassare circa  1, 045 713 802 dollari in tutto il mondo.

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