Un capodoglio rosa senza vita, lungo circa sei metri, ritrovato senza vita il 17 maggio 2019 sulla spiaggia di Lascari in località Salinelle nel Palermitano. Nello stomaco del cetaceo, una grande quantità di plastica. A segnalarne la presenza sono stati i residenti della zona che hanno avvertito gli uomini della capitaneria di porto. L’animale sarebbe stato ferito, come si può evincere dai tagli visibili lungo un fianco. L’intervento dei militari insieme agli esperti eviterà che l’animale spiaggiato inizi il processo di putrefazione.
“Le indagini – dice Greenpeace – sono appena iniziate e non sappiamo ancora se sia morto a causa della plastica ingerita ma non possiamo certo far finta che non stia succedendo nulla”. Giorgia Monti, responsabile campagna Mare di Greenpeace Italia dice: “Sono ben cinque i capodogli spiaggiati negli ultimi cinque mesi sulle coste italiane. Nello stomaco della femmina gravida ritrovata a marzo in Sardegna sono stati trovati addirittura 22 kg di plastica. Il mare ci sta inviando un grido di allarme, un SOS disperato. Bisogna intervenire subito per salvare le meravigliose creature che lo abitano”.
Greenpeace e The Blue Dream Project monitoreranno per tre settimane i livelli di inquinamento da plastica in mare, in particolare nel Mar Tirreno Centrale. Una spedizione di ricerca che si concluderà in Toscana l′8 giugno, in occasione della Giornata mondiale degli oceani.
In occasione della conferenza stampa di presentazione del tour, che si terrà martedì 21 maggio alle ore 11 presso la Sala conferenze Lega Navale di Ostia, i ricercatori del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università degli Studi di Padova, centro di riferimento per le autopsie sui grandi cetacei spiaggiati lungo le coste italiane, presenteranno un report preliminare sullo spiaggiamento dei cetacei in Italia, con un focus proprio sui capodogli e la plastica.
Rotondi scrive a Berlusconi: “Basta rincorrere Salvini, mollalo”