Novak Djokovic potrà partecipare all’Australian Open di tennis nonostante non abbia mai reso ufficialmente noto se si sia mai vaccinato contro il Covid. La notizia sta facendo letteralmente esplodere i social network. Uno scontro senza esclusione di colpi tra chi considera questa decisione un insulto a chi ha sempre rispettato tutte le regole sulla vaccinazione, e chi invece vede il caso Djokovic come l’emblema del fallimento del green pass e di altre restrizioni simili. Da ricordare che in Australia non si può entrare se non si è vaccinati. In Italia, tra i maggiori critici di Djokovic ci sono il giornalista Enrico Mentana e il medico Nino Cartabellotta. Il post di quest’ultimo diventa virale.
“Vogliamo dire con chiarezza che il mondo dello sport dovrebbe bloccare l’iscrizione di Nole Djokovic agli Open d’Australia? – questo lo sfogo del direttore del tg di La7 – Che credibilità avrebbero le istituzioni, sportive e non, a proseguire nella linea della fermezza e della coerenza contro la pandemia, dopo una tale clamorosa e ingiustificabile eccezione?”. Secondo Mentana, insomma, la decisione delle autorità australiane potrebbe rappresentare un colpo durissimo alle politiche fin qui adottate contro la pandemia.
Della sua stessa opinione si dimostrano diversi colleghi, tra cui molti giornalisti sportivi. “L’esenzione al tennista numero 1 al mondo: il peggior servizio possibile per chi da mesi prova a far passare il messaggio sull’utilità del vaccino”, denuncia ad esempio Fabrizio Biasin. Ma c’è anche chi, come Daniele Capezzone, o il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan, difende a spada tratta questa decisione. Secondo Malan, “gli atleti ‘ariani’ della Germania di Hitler alle Olimpiadi del 1936 gareggiarono senza fiatare con quelli delle ‘razze inferiori’. Ma, si sa, quell’Hitler era troppo moderato vero?”.
Contro Djokovic si schiera invece senza esitazioni il presidente del Gimbe, Nino Cartabellotta. “You don’t respect people on this wonderful planet. Game over”, così il medico risponde al post pubblicato su Twitter dal campione serbo. “La vergognosa esenzione dei numeri primi”, ironizza Cartabellotta.
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