Il caso Puzzer finisce in Parlamento. Si pensava che il provvedimento di allontanamento da Roma per un anno preso dalla questura potesse spegnere l’attenzione sul portuale No green pass di Trieste. La sua protesta in piazza del Popolo in fondo è durata solo poche ore. Poi Stefano Puzzer è stato accompagnato in questura dove è stato denunciato per manifestazione non autorizzata e fatto oggetto di Daspo. Il giorno dopo, però, il dibattito si riaccende inaspettatamente alla Camera. Diverse forze politiche, infatti, chiedono al governo e al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese di presentarsi in aula per riferire sul caso.
“In apertura dei lavori alla Camera si parla dell’abnorme provvedimento contro Puzzer”. Con queste parole molto critiche, il deputato della Lega Claudio Borghi riferisce su Twitter quanto sta accadendo in Parlamento la mattina del 3 novembre. “La nostra Costituzione permette di manifestare liberamente e pacificamente anche contro un governo con una ampissima maggioranza parlamentare. – prende la parola il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida – Con Puzzer ho poco da spartire, ma il provvedimento di Daspo preventivo per un anno nei suoi confronti è un unicum e non ha senso”.
Un intervento molto deciso da parte di uno dei maggiori esponenti del partito guidato da Giorgia Meloni che chiede al governo di presentarsi in aula per riferire. Lollobrigida sottolinea che “la libertà di opinione non la decide il governo Draghi ma la Costituzione”. Ancora più duro si dimostra il deputato de L’Alternativa c’è Francesco Forciniti. “Per Puzzer arriva addirittura il Daspo. – accusa Forciniti – Come se si trattasse quasi di un rastrellamento di una persona che ha avuto solo la colpa di prendere un banchetto e mettersi civilmente in piazza per sensibilizzare le istituzioni che gli avevano promesso una risposta. La ministra Lamorgese venga a spiegare la strategia, per capire dove vogliamo arrivare in questo Paese”.
A sorpresa, si aggiunge al coro anche l’esponente renziano Roberto Giachetti, che interviene però a titolo personale. “Le manifestazioni di no vax e no green pass sono da irresponsabili. – premette Giachetti – Ma la ministra Lamorgese deve giustificare un provvedimento così grave. Voglio essere tranquillo che ci siano serie motivazioni e che siano rese pubbliche in Aula”.
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