Si è cercata a lungo una soluzione, con una serie di conferenze a distanza che non hanno però portato a nulla. Alla fine, si è arrivati alla scelta più logica, quella di rinviare gli Europei di calcio al prossimo anno. Troppo rischioso, anche in caso di miglioramenti nei vari Paesi europei sul fronte coronavirus, riaprire di colpo le porte degli stadi in estate o in autunno per disputare una competizione che richiama ogni quattro anni milioni di tifosi da ogni nazione del Vecchio Continente. Meglio farlo slittare al 2021 quando, si spera, le condizioni lo permetteranno.
A dare l’ufficialità è stata l’Uefa, che ha annunciato lo slittamento dei campionati di calcio europei, previsti inizialmente per questa estate. La decisione è arrivata alla fine della videoconferenza con i rappresentanti delle federazioni, i dirigenti delle varie leghe calcistiche e un rappresentante della FIFPro, la Federazione Internazionale dei calciatori professionisti. Nelle ore precedenti era stata la federazione calcistica norvegese ad anticipare con un tweet la decisione del massimo organo calcistico europeo di rimandare la competizione: “La UEFA ha deciso di rinviare al 2021 l’Europeo. Si giocherà dall’11 giugno all’11 luglio”. Un modo per permettere a tutti di preparasi per il meglio in vista della competizione.
In questo modo, inoltre, i vari campionati nazionali avranno una finestra di tempo utile per completare i rispettivi calendari, interrotti a causa dell’emergenza sanitaria. Per quanto riguarda la Champions League e l’Europa League, l’Uefa ha istituito un gruppo di lavoro per capire se c’è la possibilità di finire le due competizioni entro la fine di giugno.
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