Nelle Marche è bufera sul capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli, dopo la ricostruzione dei tragici eventi della recente alluvione fatta dall’esponente del partito di Giorgia Meloni durante un suo intervento in aula. I colleghi del Partito Democratico esprimono tutto il loro sdegno, accusando Ciccioli di aver dato la colpa di essere morte alle vittime stesse dell’alluvione verificatasi meno di un mese fa e che ha provocato 12 morti.
“Ho ricostruito le vicende delle vittime. – spiega in aula Ciccioli – A Casine di Ostra è deceduto un anziano 80enne. I familiari, che abitano al piano di sopra, erano andati a chiamarlo, ma lui aveva risposto che sarebbe rimasto a casa sua e così non è salito. Dopo un po’ l’acqua ha esondato in maniera drammatica e l’uomo ha perso la vita. Anche per quanto riguarda la mamma farmacista che purtroppo ha perso il bambino (Mattia Luconi, ndr), la donna era uscita insieme a una collega, ma poi per motivi diversi si sono divise. Una si è fermata a fare una commissione mentre l’altra si è trovata al momento sbagliato nel posto sbagliato: una cosa terribile, ma è come quando uno passa nel luogo dell’esplosione”.
Ciccioli prosegue poi il suo intervento parlando di quanto accaduto nel paese di Barbara. “Sono tre persone. Una madre, una figlia e il figlio. – ricorda il consigliere meloniano – Funziona così: madre e due figli vanno verso la macchina, il figlio si scorda una cosa a casa, le due donne rimangono in macchina. La macchina viene ritrovata a cinque chilometri, quello che risale in casa non trova più l’auto quando riscende e sopravvive attaccandosi a un albero”.
“È giusta la prevenzione e l’allarme, anticiparlo è molto complicato soprattutto in case coloniche. Ma ancora più importante è la prevenzione globale per far sì che le case non siano costruite sul letto del fiume”, conclude così Carlo Ciccioli. Parole che provocano l’immediata reazione dei consiglieri del Pd. “È stata un’offesa gratuita alle vittime dell’alluvione del 15 settembre. – affermano i Dem – Una vergognosa ricostruzione dei fatti, in cui gli unici responsabili sembrano essere le vittime stesse, colpevoli, a suo dire, di essersi trovate al posto sbagliato nel momento sbagliato”. Accuse a cui il protagonista della vicenda replica serafico: “Ho solo descritto una serie imprevedibile di tragici eventi per esprimere cordoglio e per ricordare una ad una le vittime”.
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