La scena calcistica italiana è in fermento. Luciano Spalletti potrebbe essere l’erede di Roberto Mancini come CT della Nazionale Italiana. Si vocifera che Spalletti potrebbe firmare il nuovo ruolo già dal 16 agosto, con un contratto che gli garantirebbe quattro milioni.
Non tutto però è rose e fiori. Una nube oscilla sull’accordo: la questione della clausola di rescissione del contratto di Spalletti con il Napoli. Secondo l’avvocato Grassani, vicino alla società azzurra, la clausola riguarda solo il Napoli e Spalletti, lasciando intendere che sarà necessario pagare una somma al club partenopeo. Grassani ha precisato: «Se Spalletti decide di unirsi a un club o a una federazione, quella somma è dovuta. Oppure resta fermo».
Il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, ha invece espresso il suo disappunto sulla recente mossa di Mancini. «Erano stati appena varati dei programmi, Mancini aveva allargato la sua influenza su tutte le nazionali, evidentemente c’erano dei piani. Che una settimana dopo vada tutto all’aria non può essere normale». Il ministro ha poi sottolineato la necessità di agire rapidamente: «A un mese da importanti partite per le qualificazioni europee c’è da correre ai ripari, e in fretta. Non solo per la Nazionale, ma per tutto il movimento è importante qualificarsi ai prossimi Europei».
Abodi ha poi concluso dicendo di avere un rapporto “ottimo e da lunga data” con Mancini e ha espresso rammarico per la sua decisione di dimettersi, ma ha anche affermato che «le scelte delicate come queste si rispettano e non si discutono».
Questo sviluppo potrebbe avere un impatto significativo sul calcio italiano e sulla Nazionale, e gli occhi di tutti gli appassionati sono puntati sulle prossime mosse di Spalletti e sul destino della squadra azzurra.