Renato Brunetta lascia la politica. È lo stesso ministro della Pubblica amministrazione a dare l’annuncio ai giornalisti durante il recente Forum Ambrosetti di Cernobbio. Dopo l’addio a Forza Italia e a Silvio Berlusconi, consumatosi a causa della caduta del governo Draghi, Brunetta non è riuscito a chiudere nessun accordo con le altre forze politiche e si vede così costretto ad abbandonare la vita parlamentare dopo anni di onorata carriera.
A colpire l’opinione pubblica sono state le lacrime di commozione versate da un uomo noto fino a questo momento per la sua durezza nel prendere decisioni anche difficili e divisive. Ma Renato Brunetta questa volta non ce l’ha fatta a nascondere le sue emozioni. Lui dichiara che molto probabilmente tornerà a fare il professore, ma la voglia di aiutare il proprio Paese anche fuori dal Parlamento resta intatta.
“Spirito repubblicano è confermare la posizione geopolitica dell’Italia in questo momento. – dichiara con forza Brunetta a Cernobbio – Quindi vuol dire sì alle sanzioni alla Russia per la nostra libertà, per la libertà dell’Ucraina e del mondo. Questo è lo spirito repubblicano, quello che ha informato di sé il governo Draghi. E che deve continuare ad aleggiare anche dopo le elezioni”, sottolinea il ministro.
“Ho preferito continuare a fare il mestiere di politico solo per due mesi e poi tornerò a fare il vecchio mestiere di professore. – questo l’annuncio del suo addio alla politica – Ho le idee confuse anche io, non solo quelli che mi chiedono cosa succederà adesso. Intendo continuare a dare una mano al mio Paese senza essere in Parlamento. È stata una decisione non facile, dolorosa. – Brunetta si commuove – Però come le decisioni non facili e dolorose penso sia foriera di cose buone. Un momento di verità ognuno deve farlo prima dentro se stesso, e poi chiederlo al Paese. Le elezioni sono il momento della verità”, conclude.
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