Si dice spesso che i russi nutrano una profonda stima e affetto nei confronti degli europei con i quali si sentono storicamente molto legati, come nel caso dell’Italia. Complice la guerra in Ucraina e le relative sanzioni contro Mosca, però, il giudizio di molti russi sta cambiando. L’esempio più fulgido di questo cambio di paradigma lo offre Dmitri Medvedev. L’ex presidente, che sostituì al Cremlino per un mandato Vladimir Putin, si sfoga contro gli occidentali, definendoli “bastardi degenerati” che meriterebbero di sparire dalla faccia della terra.
“Mi viene spesso chiesto perché i miei post su Telegram sono così duri: la risposta è che li odio (gli occidentali, ndr). Sono dei bastardi e degenerati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. Finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire”. Sono queste le parole durissime utilizzate da Medvedev per spiegare quale sia la considerazione che nutre nei confronti dei suoi attuali nemici.
Poche ore prima, Medvedev aveva pubblicato un altro messaggio di fuoco contro l’Unione europea, colpevole di avr approvato il sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca. “Gli imbecilli europei nel loro zelo hanno dimostrato ancora una volta di considerare i propri cittadini, i propri affari come nemici non meno dei russi”, denuncia l’attuale vicecapo del Consiglio di sicurezza della Federazione russa.
Secondo Medvedev, inoltre, “non c’è modo di abbandonare immediatamente il nostro petrolio. Ora gli europei dovranno setacciare il mondo alla ricerca di materie prime della stessa qualità. In tal modo, dovranno affrontare una carenza di alcuni tipi di carburante, come il diesel, necessario per i camion e le attrezzature agricole. E sanno che dovranno inoltre trovare schemi ‘grigi’ per ottenere le nostre materie prime e in qualche modo pagarle, aggirando le loro stesse idiote sanzioni”, conclude.
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