Le mille vite di Matteo Renzi, verrebbe da dire. Mentre tenta la risalita nel PD (anche se dice di non volersi ricandidare alle primarie, ma c’è da aspettarsi il colpo di scena dell’ultima ora), intanto ha condotto un servizio televisivo sulla sua amata Firenze e ora si appresta a vestire altri panni… La notizia è freschissima: Davide Serra ha lanciato il think tank “Algebris Policy & Research Forum” insieme all’ex presidente del consiglio Matteo Renzi e all’ex vice primo ministro britannico liberale Nick Clagg. Di cosa si tratta? Facciamo ordine: “Algebris Policy & Research Forum” è un think tank no profit nato con lo scopo di “promuovere e incoraggiare un’economia forte ed equilibrate in Europa”.
Nel comunicato stampa diffuso ieri sera è stato specificato che il Forum “è completamente indipendente dalle attività commerciali di Algebris (UK) Limited”. Il forum, che pubblicherà report e raccomandazioni su temi finanziari globali con una particolare attenzione all’Unione europea, dovrebbe acquisire due altri membri entro la fine dell’anno. Il think tank, inoltre, indaga le possibilità di un’economia forte ed equilibrata in Europa, sulla base di un solido sistema finanziario supportato da un ambiente regolamentare e fiscale trasparente a beneficio delle società nel loro insieme, condividendo le conoscenze e la ricerca di esperti con il pubblico, enti governativi e non governativi.
Il Forum pubblicherà report e raccomandazioni su temi finanziari che affrontano la stabilità dell’economia e della politica globale comprendendo l’integrazione europea, le questioni politiche (immigrazione, politiche commerciali), trend macroeconomici (stagnazione dei salari, disparità di reddito), servizi digitali e politiche fiscali. Il primo documento del Forum, “The Eurozone: A Positive but Unequal Game”, è stato pubblicato sul sito internet di Algebris.
Il report analizza in dettaglio i vantaggi economici che l’Eurozona ha finora apportato ai suoi membri e valuta i costi di uscita da un campione di paesi (Germania, Francia, Spagna e Italia). La vita da “senatore semplice” (come si è definito lui stesso), quindi, va stratta a Renzi, il quale ora gioca anche la carta della “finanza”. Davide Serra infatti è a capo dell’Hedge fund Algebris Investments e più volte in passato è stato accostato alla figura di Renzi mentre quest’ultimo era impegnato a guidare l’Italia.
Matteo Renzi si è mescolato al popolo dei banchieri, partecipando ieri, come relatore, al primo incontro riservato sul futuro dell’Europa organizzato dalla Algebris a Villa Necchi Campiglio a Milano. Al convegno erano presenti un centinaio di investitori istituzionali compreso Raffaele Jerusalmi, Ad di Borsa italiana, Enrico Tommaso Cucchiani, oggi al vertice del Gruppo San Donato ed ex numero uno di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, ex ad della Ca’ de Sass e oggi alla guida di Illimity e, infine, Federico Ghizzoni, ex numero di Unicredit e oggi presidente di Rothschild Italia.
Almeno nelle intenzioni di Serra, quello svoltosi ieri è il primo di una serie di appuntamenti di un nuovo “think thank” politico sul futuro del Vecchio Continente. All’orizzonte d’altro canto c’è un anno di grandi cambiamenti tra le complesse elezioni europee e l’avvicendamento al vertice della Banca Centrale Europee. Qualcuno, però, già maligna su questo stretto legame tra Serra e Renzi, ipotizzando una troppa influenza (assai interessata) dello stesso Serra sulle politiche economiche dell’ex premier.