Un fuorionda che ha fatto discutere, quello del presidente della Lombardia Attilio Fontana, intercettato da Repubblica.it mentre scambiava alcune battute con l’assessore al Welfare Giulio Gallera. Uno scambio di battute, arrivato mentre si parlava dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus in Italia, che ha svelato quanto siano complicati i rapporti all’interno della compagine di governo in questo momento.
“Oggi mi ha mandato un messaggino di sostegno anche Renzi. Siamo arrivati proprio… È più forte l’odio di Renzi per Conte …” si sente dire chiaramente Fontana, che evidentemente pensava di non essere ascoltato in quel momento. “Esatto”, gli fa eco Gallera. E i due non trattengono risatine di scherno. Un passaggio avvenuto a margine della conferenza di aggiornamento sulla situazione relativa al contagio da coronavirus sul territorio lombardo, che ha avuto luogo a Palazzo della Regione Lombardia a Milano il 25 febbraio.
L’assessore e il governatore si riferivano alla lite avvenuta il giorno precedente, il 24 febbraio, tra il premier Giuseppe Conte e Fontana, in merito ai protocolli seguiti dall’ospedale di Codogno, senza risparmiare battute ironiche su un messaggio inviato dal leader di Italia Viva Matteo Renzi. L’emergenza coronavirus sembra così aver amplificato non poco i contrasti che già avevano messo a rischio la sopravvivenza dell’esecutivo.
Renzi dal canto suo ha cercato di stemperare i toni: “Ora fermiamo il contagio e aiutiamo l’economia, senza altri autogol comunicativi”, ha scritto sui social. “Quanto al coordinamento Stato-Regioni, era nella Riforma 2016 ma chiamarono ‘deriva autoritaria’ ciò che era solo buon senso. Prima o poi qualcuno riprenderà quel testo. Adesso affrontiamo l’emergenza, poi penseremo alle misure strutturali. Perché ripartire si può, tutti insieme”.
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