“Il presidente Donald Trump ha le mani sporche di sangue per aver abbandonato i nostri alleati curdi”: è durissimo il giudizio dell’ex comandante della coalizione internazionale anti-Isis, il generale americano John Allen, che ricoprì l’incarico durante l’amministrazione Obama dopo esser stato capo delle forze Usa in Afghanistan.
“Le conseguenze dell’attuale crisi erano del tutto prevedibili e nonostante questo gli Usa hanno dato la luce verde”, denuncia Allen che parla di “pulizia etnica in corso” voluta dal leader turco Recep Tayip Erdogan. “Questo è quello che succede quando il presidente Trump segue il suo istinto e si allinea con gli autocrati”.
Intanto l’esercito siriano è arrivato al confine con la Turchia entrando nella città di Tel Tamer, secondo quanto riportano i media locali, dove con ogni probabilità si confronterà con le forze armate di Ankara. E dopo 6 anni sono entrati per la prima volta nella città di Ayn Issa, al confine tra Turchia e Siria. Area che si trova all’interno della zona soggetta all’intervento militare turco e in cui ci sono i campi dove sono rinchiuse le famiglie dei miliziani dell’Isis. Operazioni militari che fanno seguito all’accordo tra Damasco e le forze guidate dai curdi per contrastare l’invasione da parte della Turchia.“Per evitare e affrontare questa aggressione è stato raggiunto un accordo con il governo siriano. In questo modo l’esercito siriano può essere dispiegato lungo il confine siro-turco per aiutare le Forze democratiche siriane (Fds)”, si legge sulla pagina Facebook dell’amministrazione curda.
Zuckerberg sta con Trump? Solo una fake news che, però, la dice lunga su Facebook