Una parrucca per far tornare il sorriso a quelle donne che a causa del cancro sentono di aver perso la lor femminilità. E’ il generoso gesto di Anthony, 33 anni, che ha deciso di far crescere i suoi capelli per donarli alle associazioni che creano parrucche per pazienti oncologiche. A far scattare la scintilla della solidarietà nel cuore del giovane romano è stata la perdita della madre. La donna è scomparsa 5 anni fa a causa di un carcinoma polmonare. “Lei era disperata all’idea che le sarebbero caduti i capelli. Nessuno di noi aveva capito la gravità della situazione – ha raccontato a Repubblica Anthony -. Mi dispiace dirtelo, le dissi, ma li devi tagliare prima che comincino a cadere. Ci facciamo la “boccia” tutti e due, poi scegliamo una parrucca”. Il costo di una parrucca specifica per il problema della madre di Anthony era troppo elevato, così la donna ha dovuto rinunciare. La soluzione di suo figlio fu di donarle i suoi capelli, ma lei non ha permesso ad Anthony di tagliarli. “Ha accettato di perderli e non si è mai sentita in difficoltà nel mostrare quello che purtroppo stava sopportando. Ho rispettato la sua scelta, ma quel giorno ho fatto a me stesso una promessa”.
Qualche tempo dopo la scomparsa della madre, Anthony è entrato in contatto con un’associazione che donava parrucche, ma la richiesta era che le ciocche fossero lunghe almeno 25 centimetri. Così il giovane prese una decisione: ha cominciato a farsi crescere i capelli. “Non l’ho mai detto a nessuno, neanche ai miei quattro fratelli, che insistevano affinché li tagliassi, o al barbiere, che è un amico. Andavo da lui ogni sei mesi per tenerli in ordine. Un giorno l’ho chiamato e gli ho detto che mi serviva un appuntamento per il 4 maggio: doveva essere per forza quel giorno”. Così esattamente due anni dopo la morte di sua madre, Anthony ha tagliato le sue ciocche allungate di oltre 40 centimetri per donarli all’associazione “Un angelo per capello” e renderle finalmente omaggio.
Come si raccolgono i capelli e per chi
Le modalità con cui si raccolgono i capelli possono essere diverse (per lunghezze richieste, trattamenti e colorazioni ammessi e non, e così via), come le finalità. Nel caso di “Diamoci un taglio”, per esempio, le ciocche vengono date a due aziende che le utilizzano per rammendi e riparazioni di parrucche, e che in cambio forniscono parrucche nuove, che possono essere in capelli naturali (che l’associazione scambia con 1.500 grammi di capelli donati) o sintetiche (scambiate con 800 grammi). Il consiglio, per chi oggi volesse regalare i capelli, è di contattare le associazioni di pazienti oncologiche sul proprio territorio, che spesso si occupano anche della donazione di parrucche o che possono dare informazioni. L’associazione FraParentisi, per esempio, riunisce persone e iniziative che offrono servizi utili alle pazienti oncologiche e ha una sezione dedicata alla scelta delle parrucche.
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