La strage alla stazione di Kramatorsk è un giallo, oltre che una enorme tragedia. Al momento sono più di 30 le vittime del missile che ha colpito la stazione ferroviaria della città del Donbass, gremita di civili in fuga dai combattimenti. Ma il bilancio del massacro è destinato ad aumentare. Il governo ucraino ha subito puntato il dito contro i russi i quali, a loro volta, hanno scaricato la responsabilità su Kiev perché, affermano, il missile del tipo Tochka U non è in dotazione alle forze di Mosca. Tesi però smentita da diverse prove. Ma la cosa strana è che, secondo il quotidiano tedesco Bild, alcuni media vicini al Cremlino avevano prima rivendicato la strage sui social, salvo poi cambiare versione dopo pochi minuti.
A riportare la notizia della confusione dei media russi su Kramatorsk è il giornalista tedesco Julian Röpcke che, su Twitter, condivide alcuni screen shot del canale Telegram di una delle agenzie governative russe. Immagini che dimostrerebbero senza ombra di dubbio che i russi all’inizio hanno rivendicato trionfalmente di aver colpito la stazione della città. Convinti pare di aver centrato un treno carico di armi. Poi, non appena hanno cominciato a circolare notizie e immagini della strage di civili, la loro versione è improvvisamente cambiata.
A quel punto, per non essere additati come colpevoli di una nova strage, i russi non hanno potuto fare a meno che puntare il dito contro gli ucraini. Ma a sgonfiare l’accusa che sia stato un missile Tochka U ucraino a provocare la mattanza di civili c’è il fatto che la Russia inizialmente avrebbe precisato anche che il tipo di arma utilizzata era stato proprio quel missile.
La milizia separatista della Repubblica popolare di Donetsk, citata dall’agenzia di stampa governativa russa Tass, conferma che quel tipo di razzo non è nella disponibilità delle forze russe o filo-russe. Ma diverse prove video dimostrerebbero la presenza in Ucraina di diversi convogli di Mosca carichi proprio di Tochka U.
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