L’arrivo a Palazzo Chigi di Giorgia Meloni sta provocando diversi mal di pancia nella nomenklatura di centrosinistra. Anche molti giornalisti non perdono l’occasione di attaccare il neo presidente del Consiglio. Quella per Furio Colombo arriva durante l’ultima puntata de L’aria che tira su La7. Uno dei decani del giornalismo italiano non digerisce proprio la decisione del governo di reintegrare sul posto di lavoro tutto il personale sanitario no vax. Per questo usa parole durissime contro il premier.
“Se il Covid fosse ancora feroce come è stato nei due anni precedenti, se ne andrebbe l’intero Ministero. – ironizza con una punta di ferocia Furio Colombo – Perché hanno tutti l’età per essere vittime, per essere dichiarati fragili dal punto di vista degli esperti del Covid. Cioè Giorgia Meloni è una ragazzina, una Giovanna D’Arco che marcia da sola davanti a un esercito di vecchi. I quali esercitano da vecchi ciò che sanno della politica italiana: imbrogliare, mentire, usare la violenza se l’interlocutore è sufficientemente debole e, in ogni caso, essere estremamente vitale dal punto di vista delle dichiarazioni e del tutto privi di idee dal punto di vista del che fare”.
“Quando lei parla di Covid e di amnistia delle multe e delle punizioni per i medici che non hanno fatto i medici, per gli infermieri che non hanno fatto gli infermieri. Per coloro che dovevano curare e non hanno curato. Per coloro che dovevano essere sul posto e non c’erano. Quando lo fa parla di ieri. – affonda ancora il colpo Furio Colombo – È una cosa terribile e non condivisibile che lei trovi il modo di togliere la multa al multato. È una delle cose più indecorose che si possano fare dal punto di vista dell’uso del potere”.
“Mi è capitato di vedere per tutta la vita i multati non più multati, i colpevoli non più colpevoli, gli accusati non più accusati, i responsabili non più responsabili. – si sfoga il giornalista – E tutto questo è il prima. Lei sta venendo avanti guidando un vecchio governo di ciò che è accaduto prima. Ditemi una cosa di Giorgia Meloni che sia del nuovo governo, del nuovo tempo, di ciò che non si era fatto”, conclude Colombo.
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