Marco Travaglio spezza le ali a Mario Draghi. In questo caso è proprio il caso di dirlo, visto che il direttore del Fatto Quotidiano paragona il presidente del Consiglio ad un “Superman” la cui caduta sarebbe già iniziata. Il durissimo giudizio del giornalista sul premier arriva in diretta tv durante la prima puntata dell’anno di Dimartedì, la trasmissione di La7 condotta da Giovanni Floris.
Floris domanda subito al suo ospite che impressione gli abbia fatto l’ultima conferenza stampa di Draghi. Non tanto per il comportamento tenuto dal premier, quanto per cercare di capire che momento stia attraversando il suo governo. “È iniziata la caduta di Superman. – spara subito a zero Travaglio – A un certo punto, dopo tanto volare, inizia la picchiata. Si diradano le bave, le salive, i polveroni mediatici e i fatti diventano un muro contro il quale il suo governo dei migliori va a sbattere, dimostrando di non essere il governo dei migliori”.
“E tra l’altro la cosa più paradossale è che le peggiori performance le danno proprio i tecnici, non i politici membri di questo governo. – prosegue Travaglio ad esporre il suo spietato giudizio – Alcuni dei fallimenti più epocali sono proprio quelli del ministro della Scuola Bianchi, di quello dei Trasporti Giovannini, di quello dell’Ambiente Cingolani. Per non parlare della gestione demenziale della legge di bilancio che è arrivata ad impedire al Parlamento di discuterne. Questa è la cosa imbarazzante. Draghi pensava che la zavorra fossero i politici e invece sono i tecnici”.
“Ma perché il Super man inizia ad avere delle crepe dal tuo punto di vista?”, lo incalza il conduttore. “Perché si può mentire e farsi credere da qualcuno per un certo tempo. Ma a un certo punto arriva il momento in cui i fatti si incaricano di smentirti. – non usa mezzi termini Travaglio – Il 22 luglio ci ha raccontato che il green pass serviva a garantirci di ‘ritrovarci tra persone non contagiose’. In realtà sapevamo già tutti, e credo lo sapesse anche lui, che il contagio se lo prendono anche quelli che si vaccinano.
Il problema è che la coazione a ripetere e a non ammettere l’errore lo ha portato a concentrarsi per sei mesi esclusivamente sui non vaccinati. Dimenticandosi completamente la pandemia dei vaccinati che andavano sicuri e tranquilli col green pass a contagiare gli altri. Il problema no vax non si risolve insultandoli ogni volta in conferenza stampa”, conclude.
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