Un progetto messo a punto da InvestItalia, la struttura voluta l’anno scorso da Giuseppe Conte a palazzo Chigi come supporto agli interventi sugli investimenti, e che ha il nome di Diagonale del Mediterraneo per il sud, una lunga rete ferroviaria che nelle intenzioni dovrebbe nascere per partire da Brindisi diretta verso Taranto, per poi puntare alla Basilicata (attraversando Metaponto, Matera e Potenza) e arrivare al Tirreno per confluire nella linea ad alta velocità Napoli-Salerno.
Il progetto, illustrato in queste ore dall’Huffington Post, prevede anche una seconda diramazione che dovrebbe attraversare la parte settentrionale della Calabria, scendendo lungo la costa ionica, per poi lanciarsi in diagonale attraverso la Regione lungo la direttrice Sibari-Paola, nel cosentino. Un altro tratto, sempre in Calabria, percorrerà l’intero versante che si affaccia sullo Ionio, da Sibari fino a Reggio Calabria.
Al piano sta lavorando la squadra coordinata a livello politico da Mario Turco, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica e agli investimenti: l’idea di fondo è quella di far attraversare il Mezzogiorno da infrastrutture diagonali, che mettano in collegamento Ionio, Adriatico e Tirreno in modo da bilanciare un sistema ferroviario che oggi privilegia le dorsali, quella adriatica e quella tirrenica, lasciando isolate tantissime città interne.
In fase di ideazione anche una seconda Diagonale, nel Centro Italia, che potrebbe collegare Pescara e Ancona a Roma. Non dovrebbe trattarsi, nelle intenzioni, di una linea ad alta velocità, ma l’obiettivo è quello di velocizzare gli spostamenti a mezzo treno per rompere lo storico isolamento del Sud.
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