Arrivano nuove tensioni ad agitare i rapporti tra le Nazioni Unite e l’Italia, il tutto a pochi giorni dal braccio di ferro sul Global Compact (quando Conte aveva deciso di non firmare il documento che punta a introdurre il diritto a migrare, su chiaro impulso di Salvini). Un focolaio riacceso improvvisamente dalla notizia che, a partire dall’anno prossimo, il governo gialloverde taglierà parte dei finanziamenti che puntualmente è costretto a versare nelle casse dell’Onu.
Il taglio del contributo dell’Italia all’Onu è stato inserito dal governo gialloverde nella manovra, votata domenica notte dal Senato e che nei prossimi giorni andrà in terza lettura alla Camera. Il contributo verrà, quindi, ridotto di 35,3 milioni di euro nel 2019 e di 32,3 milioni di euro a decorrere dal 2020. Il contributo è previsto dalla legge 848 del 1957, che diede piena esecuzione da parte italiana allo Statuto delle Nazioni Unite.
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