Un’ascesa continua, inarrestabile. Quella di Matteo Salvini, innanzitutto, che dopo aver sorpreso tutti trascinando la Lega al ruolo di guida del centrodestra italiano dopo le ultime elezioni continua ad accrescere il suo consenso. Ma anche quella pentastellata, con il Movimento che resiste dopo essere stato incoronato primo partito del Bel Paese alle urne. Il governo gialloverde, numeri alla mano, continua a vantare un consenso ampio, ampissimo. Oltre il 59% stando alle ultime rilevazioni di Supermedia YouTrend/Agi. Quasi tre italiani su cinque, in pratica, appoggiano uno dei due partiti che compongono l’esecutivo Conte. Il che rafforza, sempre secondo i dati delle analisi, la fiducia che i cittadini hanno sulla tenuta del governo e del premier.
Come spiegare un simile appeal? Difficile dirlo con certezza, visto che ogni nuova formazione è storia a sé. Come il passato insegna, una parte del consenso deriva probabilmente dall’innamoramento delle prime ore, quello che porta quasi sempre gli italiani, nella prima fase di vita di un nuovo esecutivo, ad aprirsi ai vincitori delle elezioni mostrandosi fiduciosi nel loro programma. Come riportato in queste ore da L’Espresso, però, nel caso dei gialloverdi la benevolenza potrebbe avere i giorni contati: solitamente gli esecutivo che godevano di alta stima iniziale (Berlusconi nel 2008, Monti nel 2011, Renzi nel 2014) “tendono a mantenere i livelli di consenso per un periodo fra i 3
e i 6 mesi, per poi iniziare a scendere”.
A rendere più complicata la vita di Lega e Cinque Stelle c’è un secondo dato: nel caso specifico, infatti, questo lasso di tempo coinciderà con la discussione su provvedimenti economici e legge di bilancio, che occuperà le prossime settimane. Un passaggio chiave, che vedrà Salvini e Di Maio impegnarsi a cercare di dare concretezza alle proprie promesse, con l’Europa che osserva con sospetto e i mercati già reduci da turbolenze. Il momento in cui il sodalizio tra il popolo italiano e gli esponenti del governo Conte potrebbe definitivamente rompersi, secondo le previsioni meno ottimiste.
Quando il Conte non torna: tutti i dubbi sul passato del premier, di nuovo in guerra con la stampa italiana