Che ci sia la capacità di sapere parlare alla pancia degli italiani dietro il successo di Lega e Cinque Stelle, le due forze politiche attualmente al governo, non è certo una novità. Quello che viene da chiedersi è, piuttosto, a quanto ammontino le spese dei due partiti in questo settore: a rivelarlo è stato l’Espresso che scrive, senza troppi giri di parole, “Il costo della comunicazione dell’esecutivo è il più alto delle ultime legislature e, i precedenti insegnano, i costi tendono a salire con il passare del tempo”. Il settimanale ha infatti diffuso i dati delle remunerazioni degli staff della comunicazione della squadra di governo e ha pubblicato gli stipendi di alcuni collaboratori, ricostruito cifre in crescita rispetto alle amministrazioni passate.
Il costo dei 7 dipendenti dell’ufficio stampa di Conte è così di 662 mila euro l’anno, il 25% in più di quello del premier Paolo Gentiloni (525 mila euro). Tornando più indietro nel tempo, all’inizio del suo mandato l’ex premier Matteo Renzi contava su uno staff di 4 collaboratori il cui costo era di 335 mila euro, per poi crescere a 7 dipendenti e a un costo di 605 mila euro anni. L’andamento verso il rialzo dei costi con il passare del tempo appare comunque consolidato. Tra queste cifre mancano quelle relative ai costi per la comunicazione generati dall’altro vicepremier, Matteo Salvini.
Pietro Dettori, formalmente responsabile della comunicazione social e degli eventi della segreteria del vicepremier Luigi Di Maio, percepisce 130 mila euro l’anno. Sempre nelle alte sfere della segreteria di Di Maio c’è Massimo Bugani che percepisce 80mila euro l’anno. Dettori e Bugani sono due delle quattro colonne portanti dell’associazione Rousseau e vicini a Davide Casaleggio. Ha suscitato subito polemiche il divario tra lo stipendio del portavoce e capo dell’ufficio stampa della presidenza del Consiglio Rocco Casalino e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il primo guadagna 169 mila euro l’anno contro i 114 mila euro percepiti dal secondo.