Giorni e giorni di dichiarazioni feroci contro un “regime” che “vuole imporre il Green pass e la segregazione sociale” agli italiani. Poi però, dismessi i panni del politico e indossati quelli del tifoso, al momento di andare allo stadio per guardare la partita della Roma, ecco che lo storico leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino accetta ben volentieri le regole decise da Draghi e dal suo esecutivo. Mostrando il certificato verde per sedere poi regolarmente al proprio posto.
Una notizia che ha suscitato l’ironia del web, quella che ha per protagonista Castellino. Autore, agli inizi di agosto, di una circolare interna durissima con la quale i militanti di Forza Nuova venivano informati delle nuove decisioni prese: chiunque fosse stato trovato in possesso di Green pass sarebbe stato subito espulso dal movimento. Nessuno, insomma, avrebbe dovuto piegarsi ai diktat del governo.
“La guerra del sistema contro le libertà fondamentali non è mai stata così spietata – si legge nel testo, reso pubblico dall’Adnkronos – Oggi il Green Pass sanitario è, dopo quasi due anni di restrizioni, coprifuoco, museruole e arresti domiciliari di massa, l’arma definitiva necessaria al regime per procedere sulla via di un altrettanto definitivo controllo sociale fondato sul terrore, che potrà essere solo ancora più asfissiante e spietato contro i dissidenti. Gli altri, quelli che ancora non comprendono, saranno gli schiavi perfetti perché non si accorgeranno di esserlo”. E quindi “sarebbe assolutamente inconcepibile che un forzanovista, oggi combattente di prima linea contro il Green Pass, pensasse di combattere questa guerra avendo scaricato il passaporto sanitario”.
In conclusione: “L’Ufficio Politico del Movimento ha deliberato che chiunque, militante o dirigente, per qualunque ragione si adeguasse a questa intollerabile e definitiva operazione di controllo sociale, subirà l’immediata e irrevocabile espulsione da Forza Nuova”. Il richiamo della curva, con striscioni e bandiere, dev’essere stato però troppo forte per Castellino. Che alla fine, sconfessando sé stesso, ha mostrato il certificato per poi correre a urlare “Forza Roma”.
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