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Il manifesto sovranista firmato Salvini-Meloni? Un distillato di estremismi

Per capire bene il dna della destra sovranista italiana, quella che fa capo alla Lega di Matteo Salvini e a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, non c’è niente di meglio che dare un’occhiata al documento sottoscritto ai primi di luglio insieme a leader di partiti europei che spaziano dall’ungherese Fidesz allo spagnolo Vox, dal polacco Pis al francese Rassemblement National. Due pagine in cui si parla del futuro del Vecchio Continente, ben diverso da quello immaginato fin qui da Bruxelles e dai governi nazionali.

Il manifesto sovranista firmato Salvini-Meloni? Un distillato di estremismi

Un testo nel quale si parla della futura collocazione di alcune di queste formazioni nel Parlamento Europeo, e soprattutto si rilegge la storia del Vecchio Continente in maniera a dir poco originale. “La turbolenta Storia dell’Europa – si legge nel documento riportato da L’Espresso – in particolare nell’ultimo secolo, ha prodotto molte sventure. Nazioni che difendevano la loro sovranità e la loro integrità territoriale da aggressioni hanno sofferto al di là di ogni immaginazione. Dopo la Seconda Guerra mondiale, alcuni paesi europei hanno dovuto combattere per decenni il dominio del totalitarismo sovietico prima di riottenere la loro indipendenza”.

La conferma di un preciso processo che spinge i partiti nazionalisti a rileggere a piacimento gli eventi del passato, come sta facendo da diversi anni Viktor Orbàn, con una retorica centrata sulle perdite territoriali dell’Ungheria in seguito al trattato di Trianon (1920). Al tempo stesso, mentre si fa esplicito riferimento al totalitarismo sovietico, nel testo nemmeno si nominano il nazional-socialismo tedesco, il fascismo italiano e i loro tanti alleati e collaboratori. Si ricorda il totalitarismo sovietico, si dimentica tutto il resto.

Nel documento, poi, si parla di “nazioni” come del cuore dell’Europa, senza parole per i diritti e le libertà individuali. Gli Stati indicati come vittime delle violenze, mai un riferimento ai milioni di uomini e donne che hanno perso la vita. Tra i valori rivendicati dalle nuove destre, infine, “Tradizione, Cultura, Nazione”, con denunce verso chi invece, a detta dei firmatari, vuole creare un Super-Stato europeo, sulla falsariga di quello sovietico, al quale opporre nazioni autonome guidate proprio da partiti sovranisti.

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