Frena il mercato dell’auto nel vecchio continente
Dopo tanti mesi di aumenti il mercato dell’auto in Europa fa registrare una frenata; il dato del mese di settembre mostra un calo del 2% rispetto al 2016, con il numero delle immatricolazioni, relativo ai paesi della UE e quelli dell’Efta che raggiunge quota 1.466.336. Il precedente segno negativo nel mercato dell’auto si era registrato ad ottobre 2016, ed in quel caso il calo fu dello 0,3%.
Gli analisti fanno comunque notare che il mese di settembre 2017 ha avuto 1 giorno lavorativo in meno rispetto allo scorso anno e quindi il dato non è completamente comparabile. Resta positivo invece l’insieme dei primi 9 mesi dell’anno, nei quali il numero delle immatricolazioni è stato di 12.026.194, con un aumento rispetto al 2016 del 3,6%.
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Il quadro relativo alle varie nazioni
In un quadro totale in calo, spicca positivamente il dato del nostro Paese; il mercato dell’auto italiano, anche in questo mese di settembre, ha fatto segnare un aumento delle immatricolazioni, con un + 8,1% dovuto a 176mila nuove auto immesse in circolazione.
Anche il mercato della Spagna ha fatto registrare un trend positivo come quello italiano, con un incremento pari al 4,6%, mentre sono risultati negativi sia quello tedesco che quello della Gran Bretagna. Positivo per l’Italia anche il dato dei primi nove mesi del 2017 con un incremento nelle vendite del 9%, ed un numero totale che supera il milione e mezzo.
Guardando ai risultati registrati dalle varie case automobilistiche si scopre che nel mese di settembre le immatricolazioni di vetture Fiat Chrysler Automobiles hanno superato di poco le 90mila unità, con un calo pari all’1% rispetto al 2016, ma mantenendo stabile la propria quota, al 6,1%.
Migliori i dati complessivi dei primi nove mesi, nei quali la casa costruttrice italo – americana ha realizzato un incremento dell’8,1% con circa 831mila auto vendute, ed una quota di mercato pari al 6,9%.
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L’analisi del Centro Studi Promotor
Guardando l’insieme dei dati per quanto riguarda il mercato dell’auto dell’Europa “allargata”, anche il Centro Studi Promotor sottolinea la differenza di 1 un giorno lavorativo rispetto al 2016, e parala quindi non di una frenata, ma di un “rallentamento della crescita“, facendo osservare che il giorno in meno ha portato ad una diminuzione delle immatricolazioni pari al 4,5%.
Il presidente del centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, ha previsto che in totale a fine 2017, nei paesi della Unione Europea saranno 15 milioni e 180mila le immatricolazioni registrate, e questo fa sì che solo nel 2018 si potrà ritornare a quelli che sono i “livelli ante crisi”, iniziata nel 2008.
Analizzando i dati che si sono registrati negli altri paesi, il Centro Studi Promotor ha dato un giudizio negativo per quanto riguarda un mercato importante come quello tedesco, che cala del 3,3%, anche se la Germania nel complesso dei primi nove mesi resta in attivo con un aumento del 2,2%.
Un dato che secondo il presidente della Vda, associazione industria automobilistica della Germania, Matthias Wissmann, non deve preoccupare. Lo stesso Wissmann ha voluto rassicurare l’industria dell’auto del suo Paese, comunicando che le prospettive future sono positive.
Un calo più marcato è quello che è stato fatto registrare dal mercato dell’auto in Gran Bretagna. In questo caso oltre alla diminuzione percentuale di settembre, pari al 9,3%, si nota un calo anche nel totale dei 9 mesi del 2017, che si attesta al 3,9%.
Il dato della Gran Bretagna è stato condizionato da fattori diversi: il primo è il boom registrato nel 2016, a cui ha fatto seguito il calo fisiologico di un mercato quasi saturo; il secondo la nuova imposta, introdotta nel mese di aprile, che riguarda le vetture che emettono CO2, e la terza la generale incertezza generata nel paese dalla Brexit.
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