‹‹Stiamo uscendo da una trappola infernale che ha congelato l’Italia per venti anni››, queste le parole che il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan utilizza per descrivere la ripresa economica che sta investendo il nostro Paese. L’Italia, secondo Padoan, sta ‹‹uscendo da una recessione profonda, ma deve anche liberarsi di quelli che sono gli impedimenti strutturali che l’hanno sempre frenata››.
E’ su queste basi che il titolare di via XX Settembre torna a difendere la politica economica del governo, affermando che finalmente ‹‹qualcosa di muove›› e che il tanto auspicato taglio delle tasse avviato sin dai primi istanti di legislatura continuerà senza sosta. Padoan si dice poi soddisfatto dello stato dei conti pubblici, tanto da spingersi nel dire che ‹‹l’Italia sotto questo punto di vista è diventata uno dei Paesi più disciplinati d’Europa››.
Intervistato nel salotto di Porta a Porta, poi, Padoan ha colto l’occasione per ribadire che l’Italia potrebbe tornare ad avere una pressione fiscale sotto il 40% entro pochi anni ritornando alle soglie degli anni ’90, e che anche sul fronte del debito si stanno già cominciando a vedere i primi risultati dal momento in cui i proventi delle privatizzazioni che stanno riguardando diversi gruppi statali – come Poste, Enel e Ferrovie dello Stato – saranno rivolti tutti all’abbattimento di questo enorme mostro.
Di come il governo si sta muovendo sul fronte politico-economico, dunque, il ministro dell’Economia si dice soddisfatto e convinto che ‹‹i risultati delle riforme si vedranno in alcuni anni, anche se in un certo senso si stanno cominciando già a vedere››.
Viviana Bottalico