Che fine ha fatto Alessandro Di Battista? Un bel mistero quello che ha per protagonista il giovane ex deputato romano del Movimento Cinque Stelle, reduce da un lungo viaggio attraverso l’America Latina e invocato a più riprese nei mesi scorsi dagli esponenti grillini come “l’uomo forte” che avrebbe dato una scossa al partito al suo rientro in Italia. Una volta nel Bel Paese, si era subito avvicinato all’amico Luigi Di Maio, con tanto di vacanza insieme sulle nevi. Poi, uno sbiadire lento ma incessante.
L’ultima apparizione di Di Battista, che inizialmente rimbalzava continuamente tra radio e televisione, risale infatti al 12 febbraio, quando tra l’altro se l’era presa col pubblico di La7 per gli applausi che non arrivavano al momento giusto. Poi il nulla, sul fronte tv e su quello social. In un momento, tra l’altro, particolarmente delicato per il Movimento
: la consultazione online degli iscritti alla piattaforma Rousseau per avere un’indicazione popolare sulla linea da seguire nelle votazioni nelle Giunta per le Immunità al Senato sul caso Diciotti e il processo a Salvini per sequestro di persona.I Cinque Stelle sembrano in difficoltà, sempre più subordinati a una Lega cannibale e in alto nei sondaggi. Di Battista è diventato invisibile. Il Corriere della Sera racconta di come gli stessi parlamentari M5S abbiano coniato un soprannome per lui, che non sembra essere proprio un complimento: l’anguilla, perché scivola sempre via nei momenti difficili.
Non tutti nel Movimento sembrano però sentire troppo la mancanza di Di Battista. Le ultime uscite pubbliche, infatti, non erano state proprio un successo e avevano finito per esasperare i toni in una maggioranza che vive ogni giorno di serrati confronti tra Lega e Cinque Stelle. E così ecco come un collega, il deputato Daniele Del Grosso, ha commentato la sparizione del “Dibba”: “
Meglio che stia buonino per un po”.
“La Tav si farà”. Tria si schiera, la Lega tace, i Cinque Stelle cincischiano