Fabrizio Pregliasco si dimostra sia ottimista che pessimista sui possibili sviluppi della pandemia di Covid. Intervistato da Repubblica, il virologo docente dell’Università Statale di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi, dice di aspettarsi un aumento dei casi per Pasqua. Ma aggiunge che entro fine maggio l’ondata di infezioni dovrebbe arrestarsi. A preoccuparlo però è la possibile comparsa di una nuova variante del virus.
Secondo Pregliasco “accade qualcosa di relativamente atteso. Abbiamo una presenza importante della variante Omicron 2 che è molto più contagiosa anche del morbillo e della varicella e ha una grande capacità di colpire i giovani e i bambini – spiega il virologo – Inoltre hanno contribuito gli sbalzi termici di questo periodo che ci espongono ai virus. Lo dimostra anche una ripresa del virus influenza che si spartisce quasi equamente con i coronavirus la percentuale di ammalati. A completare il quadro si è aggiunto senza dubbio un abbassamento comprensibile del livello di attenzione: siamo tutti stanchi e un po’ stufi. Ed è giusto che si sia passati da una fase emergenziale a una fase più endemica perché con il virus dovremo convivere”.
“A mio avviso non si tratta di una quinta ondata ma di un rialzo dei casi legato a questa fase. – prosegue Pregliasco – Credo che ne vedremo la fine entro il 31 maggio. Anche perché, è vero che i guariti non scampano a vita il pericolo di una reinfezione, ma tra vaccinazioni, che vanno portate avanti per proteggere chi ancora è scoperto, e nuovi contagiati, si riduce per il momento via via la platea dei soggetti suscettibili di ammalarsi”.
“Pasqua sarà il banco di prova. – avverte Fabrizio Pregliasco – Perché ci si sposta. Ci si muove in giro per l’Italia e fuori. Si creano maggiori occasioni di incontro. Penso ci sarà ancora una crescita dei casi in quel periodo che poi andrà a scemare. Avremo un periodo con meno casi, prima di una ripresa autunnale. La variabile da considerare, ma non vorrei fare il menagramo, è l’arrivo di una ulteriore variante ma volendo essere ottimisti potrebbe essere estremamente trasmissibile ma più benevola”, conclude invitando a mantenere alta l’attenzione.
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