Un patto di governo per centrare l’obiettivo, quello di arrivare alla fine della legislatura, ed evitare pericolosi scossoni che metterebbero a serio rischio la sopravvivenza dell’esecutivo. A proporlo è il più discusso dei leader che compongono la vasta coalizione giallorossa, Matteo Renzi, che ha teso la mano a Pd e M5S attraverso un’intervista rilasciata a La Repubblica. All’interno della quale si auspica che la sfida rappresentata dalla Fase 3 possa trasformarsi in un collante.
“Superare la Fase 3? Spero di sì – ha detto Renzi – per farlo dovrà infondere speranza e fiducia agli italiani. I soldi per ripartire ora ci sono”. L’ex premier ha sottolineato che il Paese al momento è ripartito “solo parzialmente. Molti italiani hanno ancora paura. Negli ultimi mesi hanno accumulato 28 miliardi di euro in pi sul conto corrente. Quando crescono i risparmi un fatto positivo, ma in questo caso si alimenta un meccanismo di preoccupazione e sfiducia che non possiamo permetterci. Bisogna avere finalmente il coraggio di dire che il Covid un’altra cosa rispetto a marzo”.
Secondo Renzi “governare con la paura è più facile che infondere la speranza. Deve tornare a decidere la politica, non presunti esperti del comitato tecnico-scientifico. Io i virologi li ho difesi dai no vax quando non lo faceva nessuno, ma una parte di loro, anche tra i consulenti del Governo, le ha sbagliate tutte. Dicevano che se avessimo riaperto avremmo avuto 150 mila malati gravi a giugno: follia. Fake news”.
Il Governo nato sull’asse Pd-M5S “è nato per rispondere alla follia dei pieni poteri di Salvini. Rivendico quella mossa del cavallo. Ho perso punti nei sondaggi, ma credo di aver fatto bene all’Italia. Quanto a noi, Italia Viva come una start up che macina idee. Mi sembra che Conte l’abbia capito. Nelle ultime settimane, grazie al lavoro dei nostri parlamentari, ci sono stati molti incontri e si aperta una fase nuova. Ora bisogna fare un doppio salto ulteriore. Da un lato concretizzare la massa di risorse annunciata nelle dirette Facebook, ma non arrivate ai cittadini. Dall’altro sostenere la maggioranza per arrivare al 2023, eleggendo un presidente della Repubblica europeista e filo atlantico”.
Omofobia, niente sconto a coppia di papà con figli: “Non siete una famiglia”