Una lotta senza tregua alla diffusione del coronavirus, per cercare di bloccare il numero dei contagi, in costante aumento in questi giorni, e dare respiro agli ospedali, dove i reparti di terapia intensiva rischiano di ingolfarsi per i tanti pazienti che vengono trattati. Una sfida difficile, per l’Italia, che proprio in queste ore può però guardare con ottimismo ai risultati che la Cina sta raggiungendo dopo aver adottato a sua volta provvedimenti duri ma necessari per limitare lo spostamento dei cittadini all’interno del territorio nazionale.
Tra le immagini che stanno circolando in rete ce n’è una in particolare che arriva dall’ospedale di Hainan, città della Cina orientale con oltre un milione di abitanti, nella provincia di Anhui. Nella foto si vede un paziente guarito dal coronavirus al momento delle dimissioni. L’uomo era stato ricoverato per una polmonite provocata dalla malattia. Ora l’uomo sta bene e quando è arrivato l’atteso momento di uscire dalla struttura, ha ringraziato i medici che lo hanno curato con un inchino.
Lo staff medico, una decina di persone in tutto, lo ha salutato a sua volta con un inchino. L’uomo guarito nell’ospedale di Hainan non è però, fortunatamente, un’eccezione. La testata “Il Quotidiano del Popolo”, organo di stampa ufficiale del Comitato Centrale del Partito comunista cinese, ha spiegato che negli ultimi giorni sono stati dimessi altri due pazienti ricoverati nello stesso ospedale. Finora nella provincia di Anhui il virus COVID-19 ha provocato 6 morti, molti di meno rispetto al focolaio di Hubei (dove si contano 3.024 decessi).
A Wuhan, epicentro dell’epidemia, nelle scorse ore è arrivato il presidente cinese Xi Jinping. Indossando una mascherina verde, il presidente, come riferisce la stampa cinese, “ha ispezionato il lavoro di prevenzione e controllo del coronavirus”. Xi Jinping ha incontrato medici, militari, volontari, pazienti e residenti della città. La visita vuole dare un segnale di ottimismo mentre proprio da Wuhan arrivano notizie incoraggianti su una frenata dell’epidemia.
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