Il Pd non vuole sentir parlare di progetti alternativi a Conte. Una presa di posizione forte, un messaggio indirizzato a quel Matteo Renzi che continua a minacciare la sopravvivenza dell’esecutivo. E al quale i dem hanno lanciato un chiaro ultimatum: o ti fermi, o si torna alle urne. Concetto espresso chiaramente da Goffredo Bettini, consigliere di Nicola Zingaretti, che a Tpi ha spiegato: “Far cadere Conte? E per andare dove? Verso l’avventura, il trasformismo, coalizioni incerte e improvvisate? L’auspicio piuttosto è che la coalizione venga rilanciata per il bene degli italiani”.
Insomma, se in passato il Pd aveva assistito in maniera passiva alle beghe tra Renzi e Conte, sperando rientrassero in maniera naturale, ora i dem sono stanchi di rimanere con le mani in mano. E, insieme al Movimento Cinque Stelle, puntano il dito contro Italia Viva: “Se qualcuno intende rompere sarà il Parlamento, e poi eventualmente gli elettori, a decidere se dovrà continuare a lavorare al servizio della Repubblica”. Parole che suonano quasi come una minaccia nei confronti del Rottamatore.
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L’ipotesi di un ritorno alle urne, però, in realtà è sgradita a tutte le forze giallorosse. Che non credono nemmeno nell’ipotesi di un soccorso da parte di senatori “responsabili” in caso di strappo con Renzi: la maggioranza che ne nascerebbe sarebbe troppo fragile per assicurare un percorso comune. E allora ecco il tentativo di disarmare il leader di Italia Viva, convincendolo ad avanzare solo quelle pretese che Conte può effettivamente soddisfare, senza andare oltre.
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Da par suo, però, Renzi non intende cedere. In queste ora ha continuato a rilanciare su tutta la linea: dall’accesso al Mes al vaccino immediato per gli insegnanti, così da permettere la riapertura delle scuole in tutto lo Stivale. Il prossimo vertice sancirà la riconciliazione o il definitivo strappo con Conte. Col Parlamento pronto a trasformarsi nello sfondo di un vero e proprio duello.
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