Presenti in 29 su 111. Questi i numeri del Pd nel voto finale sul dl Crescita. Con tante, troppe assenze che hanno finito per creare un caso, sul quale è poi intervenuto il segretario dem Nicola Zingaretti, dicendo che qualcuno dovrà spiegare quanto è accaduto. All’Adnkronos lo spiega Ivan Scalfarotto, uno dei 29 in aula ieri sera: “Sì, molti colleghi hanno lasciato la Camera poco prima del voto per non perdere l’ultimo areo. Ma dopo una giornata intera di votazioni, in cui i numeri dei presenti erano ben diversi. Il tutto, poi, al termine di una settimana di grande confusione con la maggioranza che è stata costretta a rinviare il testo in commissione perché avevano fatto errori”.

“I lavori parlamentari però -osserva Scalfarotto- sono più complicati di un pallottoliere. Il fatto che ci siano stati 270 sì vuol dire che Lega e M5S hanno partecipato in modo piuttosto compatto al voto. In queste condizioni, l’opposizione non ha molte chance. Le puoi avere se la maggioranza è divisa, allora in quel caso siamo allertati a presidiare l’aula. Non era la situazione di ieri sera…”.

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