Gaffe, imbarazzi, accuse. E ora, a completare un già ricchissimo quadro, la minaccia di denunce. Sul reddito di cittadinanza continua lo scontro tra il Pd e il Movimento Cinque Stelle, in un tripudio di scambi al veleno iniziato quando Laura Castelli, sottosegretaria al ministero dell’Economia e delle Finanze che si è trovata improvvisamente in difficoltà di fronte alle domande di Lili Gruber durante la sua ultima apparizione nel corso del programma Otto e Mezzo.
“Il governo ha annunciato che sono in stampa le tessere elettroniche per erogare il reddito di cittadinanza: intanto sono 5 o 6 milioni? E chi le sta stampando?” ha infatti chiesto la conduttrice alla Castelli, che ha tentennato non poco. Mentre però il sottosegretario leghista Claudio Durigon si affrettava a precisare che non esiste ancora alcun mandato di stampare le tessere per il reddito di cittadinanza, il Partito Democratico ha colto la palla al balzo passando all’attacco.
“Sono state stampate le tessere per il reddito di cittadinanza? A questo punto pretendiamo una risposta pubblica dal Presidente del Consiglio. Siamo di fronte ad un danno erariale o all’ennesima bufala? Siamo pronti a denunciare Di Maio e Laura Castelli”. Un affondo partito dalle senatrici Pd Caterina Bini e Simona Malpezzi e che ha subito fatto il giro dei social, riscuotendo anche un discreto successo tra gli utenti vicini alle posizioni dem.
“Ieri la sottosegretaria Castelli – sottolineano le parlamentari dem – ha ripetuto ciò che aveva detto il ministro Di Maio. Il reddito di cittadinanza non è una legge. Chi ha dato ordine di stampa? È stata fatta una gara pubblica o un affidamento alla Sogei? Prima di andare a denunciare Di Maio e la Castelli, attendiamo la risposta di Conte”.
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