Pochi minuti per chiarire un concetto semplice e diretto: Nicola Zingaretti è pronto ad abbracciare il bis di Conte, tendendo la mano al Movimento Cinque Stelle. Che, però, deve fare un passo indietro, accettare il confronto e rendersi conto che, al di là della conferma del premier, il nuovo governo dovrà essere all’insegna della discontinuità. Così il segretario dem ha commentato il suo incontro con il presidente della Repubblica Mattarella.
Zingaretti è stato deciso: “Non c’è nessuna staffetta, nessun testimone da raccogliere”. Tabula rasa, dunque, rispetto al modello precedente, che aveva visto i grillini dar vita a un esecutivo in compagnia di Di Maio & co. Allo stesso tempo, l’ufficializzazione di un impegno ben preciso: “Pensiamo che valga la pena tentare”. Un’assunzione di responsabilità in piena regola.
La tabella di marcia del governo giallorosso prosegue dunque con un ritmo ben preciso. Resta da chiarire, ora, il nodo Di Maio: il leader Cinque Stelle continua ad avanzare pretese, in primis il suo ruolo di vicepremier, che il Pd non si dice disposto ad accettare. Gli incontri si erano così arenati, ma la scelta di Zingaretti di accettare il premier indicato dal Movimento in via ufficiale potrebbe sbloccare tutto.
Zingaretti, in questo modo, fa infatti presente ai grillini di aver riconosciuto il loro peso maggiore in Parlamento lasciando loro la scelta del presidente del Consiglio. Per il resto, però, non intende essere totalmente succube delle richieste altrui, pur disposto a cercare di soddisfare le richieste del futuro alleato nella scelta della propria squadra.
Siamo alle comiche: i fan di Salvini danno (sbagliando) suggerimenti a Mattarella