Tutti le vogliono, tutti le corteggiano. Loro, al momento, resistono, fedeli alla loro natura. E respingono le avanches del mondo politico. Le Sardine, per bocca degli organizzatori, hanno più volte ribadito in questi giorni di non aver intenzione di dar vita a un vero e proprio partito politico, preferendo limitare alla manifestazione del dissenso in piazza il loro dna. Eppure, sondaggi alla mano, il loro peso non sarebbe affatto irrilevante.
considerazione l’idea di votare le Sardine se si presentassero alle elezioni. Quanto alla provenienza dei potenziali elettori delle Sardine per il 42% vengono dal Pd, il 22 dai 5 Stelle.Come preventivabile, dunque, sono soprattutto gli elettori tradizionalmente di sinistra a guardare con favore al movimento, nato a Bologna e diffusosi a macchia d’olio in tutte le piazze, colorate e affollatissime ovunque. Ma anche nel centrodestra moderato tanti elettori si dicono interessati alla protesta, testimonianza di come esista ancora una parte di quell’elettorato che non ama la politica sovranista del duo Salvini-Meloni.Una tendenza che in questi giorni ha riacceso il dibattito dentro Forza Italia, partito che per volontà del leader Berlusconi si è ormai avvicinato in tutto e per tutto alle posizioni della Lega. Una frangia di parlamentari guidati da Mara Carfagna continua a non arrendersi all’idea di morire leghista, una frangia che non a caso è particolarmente tenera con le Sardine ogni volta che rilascia dichiarazioni ufficiali.
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