Stessa maggioranza, nuovo governo. E soprattutto un nuovo presidente del Consiglio, che vada a sostituire Giuseppe Conte. Questa la ricetta che i Renzi custodiscono non troppo segretamente, indicandola agli alleati come l’unica strada per sopravvivere agli scossoni di una legge di Bilancio che si è trasformata ora dopo ora in una prova durissima, con lo spettro di una vera e propria crisi dietro l’angolo. L’ex sindaco di Firenze ha la sua personalissima soluzione: dare il benservito all’attuale premier.
Lo si era detto (e temuto) fin dal primo istante successivo alla nascita di Italia Viva: Renzi avrà un peso specifico determinante sulle sorti del governo. E il senatore, a parole solidale con il governo e mai avversario dei giallorossi, lo ha dimostrato nel giro di poche settimane. Il progetto è semplice, anticipato da Repubblica: trasformarsi in parte attiva della maggioranza, abbandonando i panni dello scissionista fin troppo influente. Per far capire le sue intenzioni, eccolo colpire a più riprese la manovra.
Costringere la squadra di Conte a modificare l’impianto della legge di bilancio è il primo segnale di un cambiamento che Renzi pretende cambiamento. E che in questo ha trovato un insolito alleato in Di Maio, da giorni molto più vicino a Italia Viva che alla linea del Pd. Il motivo, d’altronde, è semplice. In caso di caduta del governo, c’è la possibilità di un nuovo esecutivo con il leader grillino al posto di Conte. Idea che i renziani avanzano e che ovviamente tenta non poco il numero uno del Movimento.
Renzi, d’altronde, è pronto a tutto pur di rompere l’alleanza Pd-Grillo, anche a offrire Palazzo Chigi a Di Maio. Un gioco che nella mente del leader di Italia Viva sta prendendo forma giorno dopo giorno ma che, inevitabilmente, ha dei rischi: se la situazione precipita si finisce al voto, senza possibili scappatoie. E con Salvini pronto a sbancare.