Venerato come una sorta di divinità, i suoi fedeli convinti che fosse capace di meditare, assorto in una sorta di trance ascetica, anche per mesi di fila, senza mai sentire le urgenze fisiche delle persone normali, come il sonno o la fame. Adesso Ram Bahadur Bamjan, 28 anni, è guardato a vista dalla polizia nepalese nel suo ashram a un centinaio di chilometri dalla capitale Katmandu, per timore che possa fuggire all’estero. Perché il giovane diventato celebre nel mondo come il piccolo Buddha nel 2005, a soli 15 anni, è accusato di violenze, stupro e omicidio.
dei discepoli del santo ragazzo e svaniti senza più lasciare traccia. La polizia nepalese, spiega il portavoce Uma Prasad Chaturbedi, ha iniziato a scavare all’interno del monastero dove si celebra il culto del piccolo Buddha nella speranza di ritrovare almeno i resti dei cinque poveretti (due uomini e tre donne): “Ma le indagini sono ancora in fase preliminare e non possiamo diffondere altri dettagli”.La “Bodhi Shrawan Dharma Sangha”, associazione religiosa legata al piccolo Buddha (che per la verità ormai è un giovane uomo) ovviamente ha respinto tutte le accuse come “infondate”. Restano però agli atti svariate denunce, compresa quella di una monaca diciottenne che lo scorso settembre sarebbe stata violentata da Bamjan in persona. Mentre decine di altri discepoli hanno raccontato di essere stati percossi solo per avere “disturbato la meditazione” del loro guru.Ci sono poi le testimonianze, rimaste anonime, al Darjeeling Chronicle riguardo alcune delle “pratiche” preferite da Ram Bahadur Bamjan. Come l’assunzione di decotti a base del fungo himalayano yarsagumba, capace di agire come una sorta di viagra naturale. “Lo fa per aumentare la sua libido — ha spiegato un seguace — Io stesso gli ho preparato delle tisane di yarsagumba. E poi il suo cellulare è pieno di filmati porno: li ho visti con i miei occhi”.
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