Altro che pace. Per i russi “l’idea di de-escalation è usciamo dalla banca col bottino e gli ostaggi”. È questa la durissima opinione del politologo Vittorio Emanuele Parsi sugli sviluppi della guerra in Ucraina. Il professore dell’Università del Sacro Cuore di Milano è ospite di Corrado Formigli durante l’ultima puntata di Piazzapulita. Parsi replica in modo indignato alle dichiarazioni del giornalista russo Dmitry Suslov, collegato con lo studio di La7.
“Le dichiarazioni di Suslov sono abbastanza surreali dal mio punto di vista. – così Parsi commenta le dichiarazioni del suo interlocutore russo – Nel senso che, se io lo ascoltassi parlare da Marte, penserei che l’Ucraina ha invaso la Russia. O penserei che c’è un conflitto di attrito su terreni contesi che non appartengono a nessuno dei due”.
“La realtà è che la Russia ha invaso l’Ucraina. L’escalation l’hanno fatta i russi. Stuprando, uccidendo e bombardando i depositi di grano. Impedendo l’uscita dal Paese delle materie prime alimentari. Quindi, se l’idea russa di de-escalation è usciamo dalla banca col bottino e gli ostaggi, è un’idea molto singolare”, conclude il politologo.
Scontro tra Parsi e Suslov a parte, protagonista assoluto della puntata è comunque Matteo Renzi. “Le faccio una domanda un po’ malvagia delle mie. – Formigli incalza così il suo ospite – Lei obiettivamente è amico Mohammed bin Salman. Dovrebbe parlarci e dirgli che chiedere alla Russia di entrare nell’Opec, e quindi fare questo grande favore alla Russia, è un bel problema per noi. Visto che lei ha un rapporto privilegiato, alzi il telefono e glielo dica. Perché bin Salman prima non ha risposto a Biden quando gli ha chiesto una maggiore fornitura di petrolio. Adesso vuole fare entrare la Russia nell’Opec. Bell’amico che ha”.
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