Gli italiani si scoprono a favore della Tav. I leghisti soprattutto, con i grillini che però a loro volta si scoprono in buona parte schierati con le grandi opere. Un sondaggio che arriva in un momento di tensioni forti nello schieramento gialloverde, che si è trovato a fare i conti con la discesa in piazza della popolazione piemontese in aperta polemica con l’amministrazione pentastellata di Torino. Le rivelazioni pubblicate dal Corriere della Sera ha scoperchiato il vaso di Pandora, mostrando come anche all’interno dei sostenitori grillini le opinioni in questi ultimi mesi sono cambiate, e parecchio.
Mediamente, gli italiani esprimono in merito
un’opinione mediana, sostenendo che solo alcune grandi opere sono davvero importanti, da realizzare sicuramente, mentre per le altre occorre riflettere sui rapporti costi/benefici, così come i pentastellati vanno da tempo dicendo sulla Tav. Più di un quarto pensa che invece tutte le opere in discussione vadano realizzate (con punte che si avvicinano al 5o% tra gli elettori del Pd e di Forza Italia). I leghisti si dividono tra chi opta per la realizzazione di alcune opere e la valutazione delle altre, e chi invece, si schiera per la realizzazione di tutte.E il popolo Cinque Stelle? 4 su 10 degli intervistati, vicini al Movimento, si è detto favorevole alla Tav. Quasi la metà. Stesso trend si riscontra sul fronte Tap, l’ormai famoso gasdotto. Il 39% si dice per la realizzazione dell’opera, una percentuale inferiore agli elettori di centrodestra e centrosinistra ma comunque significativa di una spaccatura che c’è e si fa sentire. Non ci sono differenze rilevanti, in questo senso, tra nord e sud.In tutto questo, continuano gli echi della manifestazione che ha visto Torino scendere in piazza compatta per chiedere la realizzazione della Tav, guidata dal mondo degli industriali e lanciata in rete da sette donne. La sindaca
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