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Il popolo della Lega non perdona: “Salvini ora ci deve delle spiegazioni”

Fa freddo, al nord Italia. Non tanto sul termometro, pure decisamente in controtendenza rispetto al resto del Paese. Ma soprattutto tra le persone riunite per il BerghemFest di Alzano Lombardo, manifestazione che ha visto l’intervento del sottosegretario leghista Duringon dal palco. Accolto senza particolare entusiasmo. E anzi, accompagnato dallo scetticismo di chi non riesce proprio a mandare giù le ultime mosse del Carroccio e del suo leader maximo, Matteo Salvini.

Come racconta Brunella Giovara sulle pagine di Repubblica, infatti, tanti sono i militanti che chiedono conto di una crisi di governo ai loro occhi “senza senso”. Come Maria, 65 anni, che reclama: “Eravamo al governo e ora siamo all’opposizione. Vieni Matteo e dacci un motivo”. Le fa eco l’amica Savina Cominelli: “Salvini è stato troppo impulsivo. Ci ha delusi. Guardate quanta poca gente c’è qui, oggi, in piazza”. E sì, la kermesse, che pure festeggiava i 30 anni e che in passato si era mostrata ruggente, si è rivelata un flop, la partecipazione ai minimi. Dario Locatelli, “militante da 25 anni”, non si dà pace: “Non capisco perché sia precipitato tutto così, all’improvviso. Allora, dico io, non dovevamo nemmeno farlo il governo con i Cinque Stelle”. C’è l’ottimismo di chi crede in un rapido riscatto. Ma le incognite ci sono e sono tante.I fedelissimi di Salvini ora non hanno che una soluzione: rimboccarsi ancora una volta le maniche, tornare indietro e ripartire per il solito tour delle piazze italiane, il petto sempre in fuori e la voce a strillare forte. Un altro assalto ai palazzi del potere. Quelli dove la Lega fino a pochi giorni fa aveva spostato la sua residenza. “Ora siamo di nuovo fuori. E chissà perché”.

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