Cresce l’attesa per la conferenza stampa in cui il presidente del Consiglio Mario Draghi dovrebbe spiegare il contenuto dell’ultimo decreto legge, varato il 5 gennaio scorso. Il premier dovrebbe chiarire tutti i dubbi sorti negli ultimi giorni a causa di norme da molti ritenute troppo burocratiche e difficili da comprendere da parte dei cittadini. Ad ogni modo, il governo non sembra intenzionato a mollare la presa sulle restrizioni anti Covid. Come scrive Monica Guerzoni sul Corriere della Sera, “se dovessero manifestarsi nuove varianti, il premier proverà a incassare nuovi provvedimenti restrittivi”. Come ad esempio l’obbligo vaccinale per tutti e l’addio al green pass base.
L’interesse politico e mediatico è tutto rivolto alla conferenza stampa che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, terrà nel tardo pomeriggio di lunedì 10 gennaio. Il premier cercherà di chiarire gli aspetti più ingarbugliati dell’ultimo decreto varato dal suo governo. Al suo fianco ci saranno il ministro della Salute Roberto Speranza e quello dell’Istruzione Patrizio Bianchi, oltre al coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli.
Da quanto si apprende, Draghi eviterà in tutti i modi di rispondere a domande che riguardano la corsa al Quirinale. Il premier cercherà però di rassicurare i cittadini italiani sul fatto che, nonostante l’elevato numero di contagi registrato in questi giorni in Italia, “la situazione è sotto controllo”. La curva epidemiologica dovrebbe iniziare presto a calare, allentando così la pressione sulle strutture ospedaliere.
Una notizia positiva, non c’è che dire. Ma, secondo il Corriere, il governo Draghi avrebbe già in tasca un piano B. Il numero di persone che non si sono vaccinate contro il Covid viene infatti considerato ancora troppo alto dai tecnici che collaborano con l’Esecutivo. Per questo, si legge, “la stretta è destinata a continuare”. Ma non solo, perché “se dovessero manifestarsi nuove varianti, il premier proverà a incassare nuovi provvedimenti restrittivi. Le prossime tappe di cui si ragiona sono l’obbligo per gli over 40, il superamento del green pass base (che si ottiene con il tampone) per tutti i lavoratori del pubblico e del privato e, in prospettiva, l’obbligo vaccinale generalizzato”.
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