Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ufficialmente presentato il piano sulla banda larga, un progetto annunciato già da tempo. Il piano in questione prevede che Enel, aiutata da aziende private del settore come TLC, Vodafone e Wind, realizzi tutta l’infrastruttura necessaria per portare la banda larga in 224 città.
Le parole di Renzi
‹‹L’Italia – spiega Renzi – ha come obiettivo quello di coprire il 100% del territorio con una velocità di connessione a 30 mega entro il 2020, e di arrivare entro questo stesso termine al 50% di abbonamenti utilizzatori del 100 mega bus››.
Per realizzare questo progetto, dal 29 aprile partiranno le prime gare affinché il miglior offerente possa coprire i cluster C e D, mentre invece le aree A e B – che sono quelle in cui il mercato la fa da padrone – permetteranno ai singoli operatori di intervenire in maniera autonoma (Telecom, ad esempio, si sta già muovendo su questo fronte realizzando tutta una infrastruttura che rivenderà poi anche agli altri operatori).
In ballo ci sono insomma parecchi investimenti che valgono circa 5 miliardi di euro per le casse del Cipe e che serviranno colmare il ritardo del Bel Paese nel campo della connessione ultraveloce. Al via, dunque, le varie partnership tra pubblico e privato sia nelle zone più remunerative sia in quelle ‹‹a fallimento di mercato›› lavoreranno per la sostituzione dello storico e ormai obsoleto cavo di rame.
Leonardo Scuri