Cresce l’attesa per la riunione del Consiglio dei ministri che dovrà varare una nuova stretta sulle norme anti Covid. Preoccupa il costante aumento dei contagi. In attesa dell’impatto che avrà l’arrivo della variante Omicron. Per questo il governo guidato dal premier Mario Draghi pensa a nuove restrizioni. Come ad esempio un tampone obbligatorio per partecipare agli eventi, l’estensione dell’obbligo vaccinale, la riduzione della durata del green pass e dei tempi del richiamo per la terza dose. I partiti della maggioranza sembrano tutti compatti nell’appoggiare questa linea. Ma arriva Matteo Salvini a rompere le uova nel paniere chiedendo che non ci siano comunque chiusure a Natale e Capodanno.
Sulla possibilità che giovedì 23 dicembre il governo decida di stringere ancora di più la cinghia delle restrizioni anti Covid, ormai non ci sono più dubbi. Del resto, è lo stesso Draghi a chiarire le sue intenzioni. “La campagna di vaccinazione ci ha permesso di salvare vite e di riaprire l’economia, le scuole, i luoghi della nostra socialità. – dichiara il premier – L’arrivo della stagione invernale e la diffusione della variante Omicron ci obbligano però alla massima cautela nella gestione dei prossimi mesi”.
“Massima cautela” che si tradurrà in un decreto legge che, molto probabilmente, ridurrà i tempi del richiamo per la terza dose a quattro mesi e quello della validità del green pass a sei mesi. Tra le varie ipotesi sul tavolo, anche un tampone per partecipare agli eventi di Capodanno. L’estensione dell’obbligo vaccinale ad altre categorie di lavoratori e, addirittura, il coprifuoco. Ma solo per i non vaccinati.
“Aspetto le proposte. Importante che non ci siano chiusure a Natale e Capodanno, Epifania. Lasciamo lavorare e festeggiare la gente. – mette le mani avanti intanto Salvini – C’è gente che ha fatto un vaccino, due vaccini, tre vaccini, green pass, super green pass. Se gli metti pure il tampone obbligatorio allora qualcuno si potrebbe domandare perché ho fatto tutto questo”.
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