Una voce che balza subito all’occhio e che, non fosse vera la notizia, potrebbe far pensare inizialmente a uno scherzo. Niente di più vero, invece. Scorrendo tra le varie domande presenti in un questionario dell’Asl comprensorio di Bolzano, infatti, si arriva inevitabilmente a quel “Gruppo etnico o razza dell’alunno” che ha già fatto il giro del web, dopo che La Repubblica in un articolo ha sollevato il caso.
Come scrive il quotidiano Alto Adige, il foglio incriminato, che ha scatenato la rabbia dei social, è un formulario di sei pagine del servizio di neuropsichiatria che, nei giorni scorsi, è stato recapitato ad insegnanti di una scuola media per una valutazione di alcuni ragazzi per delineare il loro profilo. Sul modulo “valutazione dell’insegnante – Anni 6-18” in uno dei primi campi c’è la richiesta di indicare “gruppo etnico o razza dell’alunno”.
Gli insegnanti, che sostengono sia un formulario redatto negli Stati Uniti, hanno fatto sapere di essersi rivolti sia al Servizio di Neuropsichiatria infantile che al personale di sostegno senza però ottenere riscontri. Tanti utenti su Facebook hanno intanto gridato allo scandalo, chiedendo venga fatta immediata chiarezza sull’accaduto.
“Capiamo tutto – dicono gli insegnanti al giornale – capiamo che si tratti di moduli standard redatti negli Stati Uniti, dove la legge prevede che si chieda anche quale sia la razza. Ma quello che non afferriamo è come mai nessuno al Comprensorio sanitario di Bolzano se ne sia accorto e si sia fatto una domanda. Evidentemente trovano normale che si domandi ad uno studente a quale ‘razza’ appartenga”.
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