Mario Draghi sarebbe più che mai deciso a trasferirsi da Palazzo Chigi al Quirinale. E all’attuale presidente del Consiglio sarebbe stata fatta una precisa promessa da una buona parte delle forze politiche presenti in Parlamento. Un retroscena finora sconosciuto, rivelato in diretta televisiva da Alessandro Di Battista durante l’ultima puntata di Piazzapulita.
Formigli mostra i risultati del sondaggio sulle preferenze degli italiani per il Quirinale. In testa alla classifica resta sempre il presidente uscente Sergio Mattarella. Seguito da Mario Draghi, Silvio Belrusconi, Marta Cartabia e, al quinto posto, Romano Prodi. Tutti gli altri candidati raggiungono percentuali irrisorie. Mentre il 22% degli intervistati è ancora indeciso. “Per me il dramma è essenzialmente politico. – commenta Di Battista – Draghi è stato convinto a fare il premier perché era l’uomo che, anche per la sua autorevolezza, era capace di mettere d’accordo tutte le forze politiche. Pronte evidentemente a spartirsi i denari del Recovery plan”.
“Una delle ragioni principali per le quali ho abbandonato il M5S è che ha superato il Rubicone andando al governo con Forza Italia. – attacca ancora Di Battista – Per me era una linea invalicabile. Io l’ho chiamato il governo dell’assembramento. Perché è stato indecoroso ritornare al governo con due forze politiche come Italia Viva e la Lega che avevano pugnalato alle spalle Conte sostituendolo con Draghi. E permettendo a Forza Italia di tornare al governo”.
Ma il vero punto fondamentale della situazione, sottolinea Di Battista, è che “tutte le forze politiche stanno implorando Draghi di fare un passo indietro. E di dire ‘arriva la quarta ondata e io resto a Palazzo Chigi perché c’è bisogno del mio lavoro’. Temono che un’eventuale elezione di Draghi al Quirinale possa mandarli al voto anticipato”.
“Il problema è che Draghi non ci pensa per niente a fare un passo indietro. – ecco la sua rivelazione – Perché gli hanno promesso il Quirinale in cambio di mesi di traghettamento a Palazzo Chigi”. Formigli gli domanda allora incuriosito se questo sia “un suo ragionamento, o se attinge a delle fonti interne”. La replica dell’ex pentastellato è netta: “Ho assolutamente delle fonti interne. Che sono le stesse che nell’agosto del 2020 mi dissero che una parte di establishment stesse lavorando per sostituire Conte con Draghi che vuole andare al Quirinale per concludere una carriera di tutto rispetto”, conclude.