Anche Vittorio Sgarbi entra nel dibattito sulla possibile elezione di Silvio Berlusconi alla presidenza della Repubblica. A scatenare la bagarre politica è stata la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che dal palco della festa di Atreju ha invocato un “patriota” come prossimo inquilino del Quirinale. In molti hanno letto un chiaro riferimento a Berlusconi in queste parole. Compreso il leader del Pd, Enrico Letta, che ha ribattuto pubblicando sui social una fotografia dell’ex presidente Sandro Pertini. Sgarbi invece stronca l’ipotesi che il leader di Forza Italia possa finire al Colle e avanza una proposta nei suoi confronti.
“La candidatura di Berlusconi è una finzione commovente. – dichiara senza mezzi termini Sgarbi, ospite di Veronica Gentili a Controcorrente – Mi pare inevitabile che Mario Draghi prenda il suo spazio. Perché dovrebbe fare uno spezzone di legislatura per un gruppo di disperati? Il centrodestra dovrebbe assumere l’impegno di far nominare Berlusconi senatore a vita. Di più non potrà ottenere”, questa la sua previsione.
Parlando poi del green pass, Sgarbi ritiene che “appare un rito necessario e legato al fatto che tu devi rispondere a un grande vecchio, o a un grande fratello, che vuol sapere quello che fai. Però tutto sommato i vaccini vanno bene. E infatti un Paese civile come la Spagna non ha il green pass. Dov’è l’Europa allora? – protesta il parlamentare – Perché ce l’ho in Italia e non ce l’ho in Spagna? Perché in Spagna sono stati aperti i musei e non è capitato niente e da noi li hanno chiusi?”.
“Sono misure che io ho molto contrastato. Non rispetto alla cura. Ma rispetto alla prepotenza dello Stato sulla vita dei cittadini. Chiudere i musei e i teatri è stato un errore. Io sono contrario all’obbligo del green pass e favorevole all’obbligo del vaccino. Si obbligano le persone a vaccinarsi e basta. Basta questa mania di controllare”, conclude Sgarbi.
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