Nervi tesi nel centrodestra in vista della formazione della squadra di governo. Tensione che, secondo un retroscena pubblicato dal Corriere della Sera, si sarebbe tagliata con il coltello durante l’ultimo vertice della coalizione tenuto ad Arcore sabato scorso. Al termine dell’incontro, infatti, il padrone di casa si sarebbe riferito alla leader di Fratelli d’Italia chiamandola arrogante.
“È stata arrogante”, così Silvio Berlusconi avrebbe apostrofato Giorgia Meloni all’uscita del summit di Arcore di sabato scorso. Il leader di Forza Italia avrebbe però assicurato che “il mio non è un ricatto”. Anche se, avrebbe aggiunto, “Forza Italia resta decisiva, è bene che non lo dimentichi nessuno, perché senza di noi non si va da nessuna parte. Comunque sia, l’ex premier avrebbe ribadito che sui ministri non è “disposto a fare marcia indietro, visto che sono di altissimo livello”.
D’altra parte però, alcuni fedelissimi berlusconiani spiegano che “il presidente voleva per Licia il ministero della Salute. Ma non ci sono più margini, ormai è acclarato che non andrà a noi”. A Berlusconi ad un certo punto sarebbe scappato anche un “allora, se non ci vieni incontro, chiederemo per noi il ministero dell’Economia o il Mise”. Minaccia a cui però avrebbe fatto seguito il buon proposito che “fra alleati non possono esistere veti o pregiudiziali”.
Ad ogni modo, al momento l’unica casella sicura per Forza Italia sembra essere quella da assegnare al coordinatore del partito Antonio Tajani che potrebbe persino finire al ministero degli Esteri. Gli altri nomi azzurri in pole position, oltre quello un po’ freddo di Licia Ronzulli, sono quelli di Anna Maria Bernini, Alessandro Cattaneo e Paolo Sisto. Ma la telenovela che si sta girando ormai da settimane intorno al nome della Ronzulli sta monopolizzando le attenzioni di media e social.
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