Polemica aperta tra Virginia Raggi e la comunità Lgbtq, dopo che il primo cittadino di Roma ha deciso di non presentarsi al Roma Pride, che proprio nelle scorse festeggiava i suoi primi venticinque anni di vita. Una manifestazione che si tiene ininterrottamente nella capitale a partire dal 1994 e che però non ha visto la partecipazione della sindaca Cinque Stelle.
Un’assenza che non è passata inosservata tra gli organizzatori e i partecipanti, anche se Roma Capitale era rappresentata dal vicensindaco Luca Bergamo. Le associazioni organizzatrici hanno letto la mancata partecipazione come un disimpegno, uno sgarbo istituzionale, anche perché la sindaca, al momento dell’invito, avrebbe fatto sapere di essere impegnata in un viaggio all’estero. Al contrario invece la Raggi era nella capitale: prima è andata ad ascoltare Papa Francesco, poi ha scelto in calendario la visita in una struttura per tossicodipendenti.
“Abbiamo chiesto alla sindaca Virginia Raggi di presenziare, ma c’è stato detto che era all’estero, ma per estero intendevano il Vaticano… era alla messa del Papa invece di essere qui con noi” denunciavano così alcuni manifestanti dal camion che ha aperto il corteo. La risposta è una sonora borda di fischi e di “buu”. E non sono mancate letture politiche in merito alla decisione.
Possibile, infatti, che la Raggi abbia dato forfait su richiesta dei vertici del Movimento, che evidentemente non vogliono alzare i toni dello scontro con Salvini in un momento in cui si cerca piuttosto un riavvicinamento tra i due partiti? Se lo chiedono in molti, sui social, suggerendo quanto meno alla Raggi di “trovare una scusa più convincente la prossima volta”.
Di Maio versione Salvini scarica la Raggi: “Prima i romani dei rom”