Sulla carta, Matteo Renzi è ancora l’autore di uno strappo politico che ha messo di colpo a rischio la sopravvivenza del secondo governo Conte, inaugurato ufficialmente con il ritiro dei ministri di Italia Viva dopo settimane di veleni neanche troppo celati. Determinato, sicuro della bontà della propria scelta, fermo nel chiedere agli esponenti del proprio partito altrettanta determinazione. Eppure qualcosa, nella costruzione del Rottamatore, inizia a scricchiolare, e in queste ore concitate se ne stanno accorgendo in parecchi.
E così ecco che Renzi ha prima chiosato, in un’intervista rilasciata alla Stampa, con un “se Conte troverà i numeri auguri, è la democrazia e la democrazia è sacra”. Poi è passato direttamente alle dichiarazioni di pace, chiarendo come sarebbe disposto a cercare nuove intese con la stessa maggioranza, senza mettere veti sulla figura di Conte. Una retromarcia rapida quanto necessaria per evitare di finire da Rottamatore a Rottamato.
No disabili al lavoro nel Lazio: “Ho due lauree, ma da 12 anni ancora senza impiego”