Come hanno fatto a convincerlo? E perché mai Mattarella ha poi deciso di andare al Festival? La prima volta di un presidente della Repubblica a Sanremo non può non considerarsi una grande evento nella cultura popolare del nostro paese. È la risposta alle domande non può essere roba da poco. Non ci crederete ma si deve a Mina se Sergio Mattarella è il primo presidente della Repubblica presente al festival di Sanremo in settantatré edizioni. L’anno scorso – racconta la Repubblica – durante la terza serata, Mattarella era stato appena rieletto, Amadeus gli aveva dedicato la celebre canzone di Mina, intonata dall’orchestra: “Sei grande grande grande“. Una scelta per niente casuale: il presentatore aveva letto che il 23 agosto 1978 il capo dello Stato, allora un giovane professore universitario, insieme alla moglie Marisa Chiazzese e al fratello Piersanti aveva assistito all’ultimo concerto di Mina alla Bussola in Versilia.
I fili della cultura pop e delle tragedie nazionali e personali si intrecciano. Né la moglie né Piersanti ci sono più; la signora Mattarella è deceduta dieci anni fa, il fratello è stato ucciso dalla mafia nel gennaio 1980. Quella dedica, allora, non poteva non toccare il cuore del Presidente.
Amadeus gli aveva manifestato la sua gratitudine al presidente per avere sottolineato, nel suo discorso d’insediamento in Parlamento, “l’importanza della cultura, del teatro, del cinema e della musica“. Mattarella, colpito da quei collegamenti, aveva chiamato Amadeus per ringraziarlo.
Da lì è partito l’invito prima informale, poi formale, poi ufficialissimo. Tutto segreto. Tanto che nessuno in Rai ne sapeva nulla tranne l’amministratore delegato Fuortes. Tanto che molti dirigenti si sono anche offesi. E invece la notizia che Mattarella aveva accettato l’invito è uscita solo all’ultimo minuto utile. Ma cosa gli ha fatto alla fine propendere per il si? L’ultima spinta è arrivata dal monologo che Roberto Benigni avrebbe riservato ai 75 anni della nostra Costituzione. Applausi all’Italia. E alla musica italiana.