Fanno discutere le recenti dichiarazioni del sindaco leghista di Pavia. Fabio Fracassi, questo il nome del primo cittadino della città lombarda, rilascia un’intervista al quotidiano Repubblica dove si dice favorevole al vaccino obbligatorio per tutti. Fracassi critica la lentezza con cui il governo Draghi starebbe operando in questa direzione, visto che ha approvato solo l’obbligo per gli over 50. Ma punta soprattutto il dito contro chi a Roma, anche i suoi colleghi di partito, starebbe perdendo il “contatto con la realtà”. Il sindaco della Lega cita espressamente il nome del deputato del Carroccio Claudio Borghi.
“La storia della pandemia ci è caduta addosso e si è detto tutto e il contrario di tutto. – dichiara Fracassi a Repubblica – Questo ha creato caos e scompenso tra le persone. Ma se si fosse deciso immediatamente per l’obbligo forse ci saremmo evitati molti problemi”, aggiunge riferito al vaccino obbligatorio. “Forse qualcuno a Roma perde un po’ il contatto con la realtà”, aggiunge Fracassi senza però fare nomi precisi.
L’amministratore locale del Carroccio ribadisce di aver sempre avuto “un atteggiamento rigoroso anche verso gli altri. Sempre con la mascherina anche in estate, non stringo la mano, la salute pubblica è avanti a tutto. Esiste la libertà di pensare come la si vuole, lo rispetto, però gli altri devono rispettare me: se la tua libertà lede la mia allora non va più bene. Devo potermi sentire libero, ad esempio, di andare al ristorante senza alcuna paura. Io, mia moglie, i miei figli, compreso l’ultimo di 11 anni che domani (oggi ndr) fa la seconda dose: tutti serenamente vaccinati, perché è la cosa giusta e rispettosa da fare”.
Quello del vaccino obbligatorio, ma anche altri, “sono argomenti dove ci sono divergenze di opinioni. Sicuramente non concordo ad esempio con le posizioni di Claudio Borghi. Uno a caso perché molto noto, ma non penso proprio di essere l’unico”, sottolinea Fracassi. “Ognuno ha un suo ruolo. – conclude il sindaco – Quello degli amministratori locali è di stare vicino alla comunità. Certo però mi sembra che delle volte a livello centrale ci sia un po’ di sordità, o disattenzione”.
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