Voleva citare Dante Alighieri, e invece si è trovato a celebrare un personaggio altrettanto famoso ma dall’aura decisamente meno sacrale. Rossano Sasso, neo sottosegretario della Lega all’Istruzione nel governo Draghi, nel tentativo di rendere omaggio al Poeta per eccellenza ha infatti tirato in ballo il buon Topolino, vero autore della frase “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto”.
Uno scivolone social, quello del deputato barese della Lega, che in epoca social non poteva ovviamente passare inosservato, finendo così per rimbalzare rapidamente nell’etere, tra il divertimento degli utenti che si sono scatenati nei commendi. La frase in questione ha dato il titolo ad una commedia di Totò del 1960, è stata un mantra di Mussolini in epoca fascista ed è stata pronunciata anche di recente da un altro esponente di spicco della Lega, Matteo Salvini. Con Dante, però, nessun legame.
Se proprio ci si vuole sforzare di collegare queste parole alla Divina Commedia, in realtà, un modo ci sarebbe, ma non è di quelli più convenzionali. Anzi. Ne “L’Inferno di Topolino”, serie di fumetti pubblicati fra il 1949 e il 1950 e illustrati da Angelo Bioletto, con i testi di Guido Martina, il celebre roditore dall’animo buono indossava i panni di Dante, inscenando una sua personalissima rivisitazione della celebre opera, croce e delizia di ogni studente.
In una delle pagine, ecco allora Topolino pronunciare la battuta “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto”. Parole assenti dall’opera originale. Sasso, evidentemente, si è lasciato sfuggire questo dettaglio non da poco. E gli utenti, visto anche il ruolo andato a ricoprire all’Istruzione, lo hanno a dir poco massacrato.
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